Adolescenza e corpo che cambia: come gestire l’identità in trasformazione
- Marco Zuccon
- 4 ago
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Aggiornamento: 2 giorni fa

L’adolescenza è una fase di mutamento visibile e tangibile. Il corpo si trasforma: si allunga, si curva, si sessualizza. Questa trasformazione non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma tocca in profondità la percezione di sé e la costruzione dell’identità personale.
L’adolescente si confronta per la prima volta con un corpo che può apparire estraneo, goffo, sproporzionato o eccessivamente esposto. Spesso si sviluppano forme di autocritica intensa, disagio nello sguardo altrui, ritiro sociale o ipersessualizzazione. Ogni cambiamento viene osservato, giudicato, vissuto con ambivalenza.
In questa fase, il corpo diventa specchio dell’identità nascente ma anche possibile nemico. L'immagine corporea — ovvero il modo in cui l'adolescente percepisce e vive il proprio corpo — è una componente centrale dello sviluppo psicologico. Se distorta o rifiutata, può generare disturbi dell’alimentazione, ansia sociale, depressione.
In terapia, è fondamentale aiutare il giovane a riappropriarsi del proprio corpo come soggetto, non solo come oggetto da osservare o modificare. Offrire uno spazio sicuro dove parlare del corpo senza giudizio permette di riconoscere paure, desideri, rabbia e vergogna legati a questa trasformazione.
Accompagnare l’adolescente nella integrazione del corpo nella propria identità è uno dei passaggi più delicati ma anche più potenti della psicoterapia in età evolutiva.
Psicologo Marco Zuccon - Psicologo online e in presenza.




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